Ritrovato lungo viale Bonomi

CASSINO (FR), 7 MAGGIO 2025 - Un giorno speciale, un commovente ritorno al passato per Eliseo, un ex poliziotto affetto da Alzheimer che questa mattina si è allontanato dalla clinica di Cassino in cui è ospite. La sua scomparsa ha immediatamente mobilitato i suoi ex colleghi del commissariato locale, che si sono messi sulle sue tracce con la prontezza e la dedizione che li ha sempre contraddistinti.
L'allarme è scattato quando il personale sanitario ha constatato l'assenza dell'anziano dalla struttura nel centro cittadino. La consapevolezza delle sue condizioni di salute non ha lasciato spazio all'esitazione: i poliziotti si sono immediatamente riversati nelle strade di Cassino per rintracciarlo.
Le ricerche hanno avuto un esito fortunatamente positivo in via Bonomi, dove Eliseo è stato trovato spaesato e visibilmente disorientato. L'uomo, confuso dalla malattia, inizialmente non riconosceva i volti familiari degli agenti né i luoghi circostanti, mostrando resistenza a seguirli.
Ma i giovani poliziotti hanno dimostrato non solo professionalità, ma anche una profonda umanità. Hanno saputo andare oltre la semplice operazione di recupero, osservando, ascoltando e intuendo il passato di quell'uomo smarrito. Eliseo, un tempo, era uno di loro, un collega che aveva indossato con onore la divisa e servito lo Stato. È bastato questo ricordo, questa scintilla di memoria ancora viva nei suoi occhi, per ristabilire un contatto. I poliziotti lo hanno riconosciuto, lo hanno trattato con il rispetto e l'onore che si deve a un veterano. E per riportarlo al sicuro, gli hanno tributato un omaggio semplice ma dal significato profondo: lo hanno fatto accomodare sul sedile anteriore della pattuglia, nel posto del capo equipaggio.
Da lì, Eliseo ha fatto ritorno al commissariato. Non come una persona fragile bisognosa di soccorso, ma come un collega a cui rendere omaggio. Ad attenderlo c'erano l'abbraccio commosso dei familiari, l'arrivo del personale sanitario e il successivo rientro in clinica.
Ma per un giorno, Eliseo è tornato a essere un capo, un ruolo che la malattia aveva offuscato ma non cancellato del tutto. E quel gesto di umanità e rispetto da parte dei suoi ex colleghi è un ricordo prezioso che nessuno, tanto meno Eliseo, potrà mai dimenticare. Una storia che scalda il cuore e che testimonia il forte legame che unisce chi ha condiviso la dedizione al servizio della comunità.