La consigliera regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, presente all'assemblea, ha espresso con forza la sua netta contrarietà

RICCIA (CB) - 24 Aprile 2025 - Un coro unanime si è levato ieri sera dalla sala consiliare del Comune di Riccia contro il progetto di realizzazione del nuovo parco eolico denominato ‘Quadrano’. L'assemblea pubblica, convocata per discutere l'installazione di 15 aerogeneratori nei territori di Gildone, Cercemaggiore e Riccia, ha visto una nutrita partecipazione di cittadini e amministratori locali, tutti concordi nell'esprimere la propria ferma opposizione all'iniziativa.
Ad aprire l'incontro è stato il Sindaco di Riccia, Pietro Testa, che ha illustrato nel dettaglio le osservazioni contrarie presentate formalmente dal Comune. A seguire, il Presidente del Consiglio Comunale, Michele D’Elia, ha evidenziato le numerose criticità del progetto e il significativo impatto negativo che un'opera di tale portata avrebbe sui paesaggi e sull'economia dei territori interessati.
La consigliera regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, presente all'assemblea, ha espresso con forza la sua netta contrarietà, definendo il progetto ‘Quadrano’, insieme ad altri simili, come un vero e proprio "assalto" al Fortore. "Sarebbe il secondo parco eolico in pochi mesi, dopo quello ‘Le Serre’, e l'undicesimo degli ultimi anni! In una parola, un vero e proprio ‘assalto’ al Fortore, non in funzione della transizione energetica, ma dei soliti interessi economici legati ad uno dei più grandi e controversi business dei nostri tempi, quello dell’eolico selvaggio. Perché, ancora una volta è stato espresso chiaramente nel corso dell’incontro, nessuno è contro l’ambiente e la necessità di nuove alternative ai combustibili fossili, ma tutti siamo contro allo sfruttamento della nostra terra per soli fini speculativi".
Sia il progetto ‘Quadrano’ che quello ‘Le Serre’, ha sottolineato Fanelli, presentano gravi carenze: "non rispettano le norme sulla distanza dal centro abitato e dalle strade. Redatti sulla carta senza tener conto di alcuna condizione di tutela, privi di relazioni per l’esproprio e dei contratti preliminari per l’acquisto dei terreni". Anche l'Arsap, l'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo rurale e della pesca del Molise, ha espresso forti perplessità nelle sue osservazioni ufficiali, evidenziando "effetti negativi significativi sulla tutela della biodiversità, sul paesaggio, sul patrimonio culturale e sul settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali". La consigliera dem ha inoltre ricordato come il Molise abbia già dato un contributo significativo alla produzione di energia eolica, con i suoi 300 aerogeneratori distribuiti su tutto il territorio regionale.
"Ma, se da una parte non sembra esserci soluzione di continuità alle infinite richieste di nuovi parchi eolici, dall’altra sempre più forte è la consapevolezza popolare di non permettere la svendita della nostra regione – ha aggiunto con determinazione Fanelli – Lo si è capito bene, ancora una volta, ieri sera nel Municipio di Riccia. Siamo noi, da sempre, i custodi del nostro ambiente, della nostra terra, delle nostre tradizioni e vocazioni e nessuno potrà più calarci dall’alto impianti che sono contro e non a favore del nostro sviluppo".
In conclusione, la consigliera regionale ha annunciato un impegno fermo e deciso: "Per questo non ci fermeremo e, personalmente, approfondirò e segnalerò in sede legale ogni aspetto dubbio, sollecitando il Consiglio regionale ad estendere la mappatura delle aree non idonee alla installazione di questi impianti per tutelare l’agricoltura e il paesaggio, al fine di bloccare, anche per il futuro, la realizzazione di questi ‘mostri energetici’, che poco danno ma molto hanno già tolto al Molise". Il territorio del Fortore si mobilita compatto per difendere la propria identità e il proprio paesaggio da progetti ritenuti invasivi e dannosi per il futuro della regione.