Metà dei reparti di Medicina Interna versa in condizioni di "overbooking"

CAMPOBASSO/ISERNIA, 10 maggio 2025 - La situazione negli ospedali molisani si fa sempre più critica: ben la metà dei reparti di Medicina Interna versa in condizioni di "overbooking". A lanciare l'allarme è un'indagine condotta tra marzo e aprile dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi), che ha analizzato 216 unità operative in tutte le regioni italiane.
Lo studio mette in luce una carenza cronica di personale che affligge quasi il 100% delle unità operative esaminate. Per quanto riguarda la Medicina Interna, la Fadoi osserva come la sottoutilizzazione dei posti letto sia un fenomeno inesistente: nessuna delle unità operative molisane ha un tasso di utilizzo inferiore al 50%, e nessuna si colloca nella fascia tra il 51% e il 70%. Questo dato evidenzia una pressione costante e un'occupazione elevatissima dei posti letto disponibili.
«I dati della survey Fadoi – commenta all’Ansa la presidente di Fadoi Molise, Concetta Mancini – confermano ciò che i medici internisti del Molise vivono quotidianamente nei reparti: una sanità ospedaliera sotto pressione e una rete territoriale che fatica a reggere il passo con i bisogni della popolazione. A farne le spese – aggiunge – sono soprattutto gli anziani e i pazienti cronici, ma a rimetterci sono anche i professionisti sempre più stremati e senza il tempo di fare ricerca clinica. È evidente che una quota rilevante di ricoveri, circa il 25%, potrebbe essere evitata con una rete territoriale più solida».
La presidente di Fadoi Molise sottolinea la necessità di una vera integrazione tra ospedale e territorio, basata su risorse stabili, valorizzazione delle professionalità e strutture funzionanti. «Le Case di Comunità rappresentano un’opportunità importante ma – conclude Mancini – solo se dotate di personale adeguato, capace di garantire cure sicure, continue e di qualità».
La fotografia scattata dalla Fadoi dipinge un quadro allarmante per la sanità molisana, con reparti di Medicina Interna al limite della saturazione e una rete territoriale insufficiente a gestire la domanda di assistenza. La carenza di personale aggrava ulteriormente la situazione, mettendo a dura prova medici e infermieri e compromettendo la qualità dell'assistenza, soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili. L'appello è ora rivolto alle istituzioni affinché intervengano con misure concrete per rafforzare la rete territoriale e alleggerire la pressione sugli ospedali, garantendo così un'assistenza sanitaria adeguata ai bisogni della popolazione molisana