L'emergenza cinghali in Molise preoccupa

Dopo l'audizione della II Commissione Consiliare permanente “Agricoltura”, presieduta da Armandino D'Egidio e dalla dottoressa Sandra Scarlatelli, riunitasi qualche giorno fa, per discutere circa l'art. 19 del Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica ed il PRIU (Piano regionale di inteventi urgenti, relativa alla peste suina 2023-2027), la Coldiretti Molise, ribadisce ancora una volta, che il PRIU mira a realizzare interventi urgenti per il controllo e l'eradicazione della peste suina, in linea, peraltro, con le prescrizione contenute nell'ordinanza del Commissario straordinario PSA, di carattere sanitario. Inoltre, secondo la Coldiretti Molise, l'art.19-ter della L 157/92, si basa su obiettivi ed azioni d'intervento molto più ampi, distinguendosi dall'attività venatoria come processo di contenimento anche in zone vietate dalla caccia. Anche secondo i rappresentati dell'UOC Igiene, la presenza incontrollata dei cinghiali, apporta un rischio chiusura per le aziende zootecniche per la mancata produzione di foraggi in azienda. Pertanto, scevra da ogni pregiudizio al confronto istituzionale, la Coldiretti auspica che il buon senso possa prevalere per risolvere il problema anche in Molise, attuando attuando un Piano straordinario regionale per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica, così come avvenuto in altre Regioni italiane.