Botta e risposta tra Facciolla e Roberti
CAMPOBASSO/ISERNIA, 6 Giugno 2025 – Si riaccende con prepotenza lo scontro sul piano sanitario regionale e sul futuro degli ospedali del Molise. A innescare la polemica è stato il consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla, che, basandosi su indiscrezioni provenienti dal tavolo tecnico romano, ha lanciato l'allarme sul destino di reparti cruciali. Immediata la replica del governatore Francesco Roberti, che ha cercato di placare gli animi e rassicurare sul futuro della sanità molisana.
L'Allarme di Facciolla: "Un Vero e Proprio Disastro"
Secondo Facciolla, il Piano per l’emergenza nelle patologie tempo-dipendenti avrebbe ricevuto un parere favorevole solo parziale. Nello specifico, per quanto riguarda l'ictus, l'emergenza troverebbe risposta nell'IRCCS Neuromed, che sopperirebbe al ruolo pubblico, sebbene Facciolla sollevi dubbi sulla garanzia di posti riservati ai molisani.
La situazione più critica, a detta del consigliere, si prospetta per l'emergenza cardiologica. Sembrerebbe che il Molise debba rinunciare al Servizio di Emodinamica a Isernia, che verrebbe accorpato al Cardarelli di Campobasso, mentre il Servizio al San Timoteo di Termoli dovrebbe rimanere. Questa riorganizzazione, secondo Facciolla, lascerebbe l'intera regione in condizioni "assai problematiche per la risposta tempestiva all’emergenza lungo le 24 ore, con tempi probabilmente insoddisfacenti rispetto agli standard di cura".
Un altro punto dolente per Facciolla è il destino del Punto Nascita di Termoli, che verrebbe perso e accorpato a quello di Campobasso, in quella che definisce "una inaccettabile guerra tra poveri", dato che quello di Isernia si salverebbe. "Se le indiscrezioni trovassero riscontro si tratterebbe di un vero e proprio disastro: l’ulteriore perdita sul piano delle prestazioni essenziali e, soprattutto, salvavita, mentre il disavanzo continua e ingiustificatamente ad aumentare," ha tuonato Facciolla, concludendo con una domanda diretta a Roberti: "Mi chiedo, se queste indiscrezioni sono arrivate a noi, è possibile che il presidente Roberti non ne sappia nulla? E se lo sa perché non parla?”.
La Replica di Roberti: "Nessun Disastro, Stiamo Lavorando"
La risposta del presidente della Regione, Francesco Roberti, non si è fatta attendere. Roberti ha voluto tranquillizzare Facciolla, affermando che "non si registri alcun disastro, oltre a quello perpetrato nel 2014, allorquando il Molise risultò assente all’importante seduta della Conferenza Stato-Regioni, assenza di cui ancora oggi i molisani ne pagano le conseguenze".
Il governatore ha evidenziato che "ancora oggi, per il tavolo tecnico ministeriale, i nodi critici della sanità molisana, riferiti a rete dei Punti Nascita e servizi di Emodinamica, non possono essere sciolti, stante le indicazioni assunte sulla base del decreto Balduzzi per una questione numerica con una fotografia, però, non più veritiera, basata sui dati del 2023, considerando che, anche grazie all’assunzione dei nuovi Primari e medici, i numeri stanno aumentando".
La dichiarazione di Roberti lascia intendere che la situazione è in evoluzione e che la Regione sta lavorando per superare le criticità imposte dai parametri ministeriali, cercando di valorizzare i recenti progressi in termini di personale. Il dibattito sulla sanità molisana, tuttavia, resta aperto e acceso, con le decisioni che verranno prese a livello centrale che avranno un impatto diretto sulla vita dei cittadini.
