Sentenza del Tribunale di Campobasso

Campobasso, 31 marzo 2025 - La sanità molisana torna al centro delle cronache per una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica. L’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASREM) è stata condannata a risarcire con 100mila euro la famiglia di un minore affetto da autismo, dopo che la struttura sanitaria non ha fornito tempestivamente le cure necessarie al piccolo, compromettendo gravemente il suo percorso di cura e assistenza. A renderlo noto lo studio legale Iacovino&Associati di Campobasso. La vicenda risale a qualche anno fa, quando i genitori del minore, il piccolo Antonio, avevano richiesto con urgenza un percorso terapeutico adeguato per il loro figlio, che aveva bisogno di trattamenti specifici per l'autismo. Nonostante le richieste e i solleciti, le cure non sono state somministrate nei tempi dovuti, e la famiglia ha dovuto fare i conti con un enorme ritardo nei trattamenti, con conseguenti danni al benessere del bambino. La causa legale è stata avviata dai genitori, che hanno denunciato il mancato rispetto degli standard assistenziali da parte dell'ASREM. Il tribunale, dopo un’accurata valutazione delle prove, ha riconosciuto che il ritardo nelle cure aveva avuto un impatto negativo sullo sviluppo del minore, condannando l'azienda sanitaria a risarcire la famiglia con la somma di 100mila euro come compensazione per il danno subito. “Nel tempo – spiegano gli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Francesco Beer che hanno seguito la vicenda – l’Asrem, imperterrita si è opposta, e il Tribunale, con sentenza di qualche giorno fa, ha dato ragione ai genitori condannando l’Azienda sanitaria a rimborsare le somme anticipate per le prestazione sanitarie e a pagare le spese legali. Il Tribunale, acclarata la carenza di assistenza pubblica e l’urgente necessità di far proseguire al minore la terapia Aba presso un centro privato specializzato nel trattamento dell’Autismo, ha riconosciuto il diritto dei genitori al rimborso delle spese mediche sostenute per garantire al minore il percorso riabilitativo”. I genitori del minore hanno espresso profonda delusione per la negligenza mostrata dalle autorità sanitarie, un comportamento che ha avuto gravi ripercussioni sul trattamento del loro figlio. Le somme anticipate dalle famiglie di questi ragazzi, ricorse persino alle banche, ammontano a circa 1.000 euro al mese. È così che, accanto al disagio organizzativo della famiglia, che deve essere presente h24, subentra anche quello economico, per il totale abbandono delle istituzioni. La condanna dell’ASREM rappresenta un precedente importante per il sistema sanitario molisano e per tutta Italia, nel sottolineare la responsabilità delle istituzioni nel garantire l'accesso a cure tempestive ed efficaci per tutti i pazienti, in particolare per quelli con disabilità. La vicenda deve essere vista come un campanello d’allarme per le autorità sanitarie, che devono rivedere e migliorare l’organizzazione dei servizi, per evitare che altri bambini e famiglie si trovino ad affrontare situazioni simili.