Sovraffollamento e tensioni

Cassino (FR), 14 aprile 2025 - Una violenta rivolta è scoppiata nel carcere di Cassino nella serata di ieri, causando ingenti danni alla struttura e richiedendo il trasferimento di circa 50 detenuti. Secondo le prime ricostruzioni, i disordini sono iniziati intorno alle 20:30, quando un gruppo di detenuti ha dato inizio alla protesta, devastando il primo piano della seconda sezione del carcere. La rivolta ha causato danni significativi alla struttura, ma fortunatamente non si registrano feriti tra il personale penitenziario o i detenuti. L'intervento tempestivo delle forze dell'ordine e del personale di sicurezza ha permesso di riportare la situazione sotto controllo e di avviare le operazioni di trasferimento dei detenuti coinvolti. Durante la notte, circa 50 detenuti sono stati trasferiti in altre strutture penitenziarie della regione. Le autorità competenti hanno avviato un'indagine per determinare le cause della rivolta e identificare i responsabili. Dalle prime indiscrezioni, la rivolta sarebbe stata scatenata dalle difficili condizioni di vita all'interno del carcere, aggravate dal sovraffollamento e dalla carenza di personale. La situazione di tensione era già nota da tempo, e il sindacato aveva più volte lanciato l'allarme sulla necessità di interventi urgenti. L'episodio di Cassino riaccende i riflettori sulla difficile situazione delle carceri italiane, caratterizzate da sovraffollamento, carenza di personale e condizioni di vita spesso precarie. La necessità di interventi strutturali e di un ripensamento del sistema penitenziario è sempre più urgente.