Un Percorso Autodidatta e Collettive di Prestigio

CAMPOBASSO, 13 Giugno 2025 – La città di Campobasso si prepara ad accogliere un evento artistico significativo: Vittoria Baratta, artista nata a Campobasso nel 1974, presenterà la sua prima mostra personale intitolata "gli abissi dell'io". L'esposizione, dedicata alla memoria della madre, sarà inaugurata sabato 14 giugno 2025 alle ore 18:00 presso lo Spazio Sfuso, in Piazza Gabriele Pepe 42. L'ingresso è libero e la mostra rimarrà aperta fino al 22 giugno 2025.
Un Percorso Autodidatta e Collettive di Prestigio
Nonostante un percorso accademico diverso, Vittoria Baratta ha coltivato la sua innata predisposizione per il disegno, frequentando corsi con il Professor Romagnoli e trovando ispirazione nel pittore molisano Vincenzo Frisco. La sua formazione artistica è quindi prevalentemente autodidatta, affinata nel tempo attraverso una ricerca personale e profonda.
Nel 2020, ha partecipato a una collettiva a Palazzo Ferrajoli a Roma, curata da Luciano Lucarini e diretta dal Professor Prinio Perilli. Ha inoltre esposto in collettive a Petacciato nel 2022 e 2024, coordinando quest'ultima edizione. Le sue opere, realizzate su tela e juta, utilizzano tecniche ad olio e acrilico, conferendo alle creazioni una texture e una profondità particolari.
L'Arte come Espressione dell'Inquietudine Interiore
Come sottolinea il testo critico a cura di Gennaro Petrecca, Vittoria Baratta, personalità mite e riservata, conferma che l'arte è per lei una necessità, un mezzo per esprimere attraverso il pennello le proprie emozioni interiori e l'inquietudine dell'anima. La sua produzione artistica si distingue per un precario equilibrio tra presenza e assenza, tra il detto e il non detto, creando opere che fungono da vere e proprie quinte teatrali, invitando l'osservatore a guardare oltre la superficie.
Stile e Filosofia Artistica: Paesaggi dell'Anima e Messaggi Contemporanei
La pittura di Baratta presenta evidenti richiami al post-impressionismo che sfiorano l'astrattismo. Si possono scorgere influenze che spaziano dai tratti cromatici di Giulio Turcato all'introspezione malinconica di Edvard Munch, fino alla tecnica dripping di Jackson Pollock. I suoi paesaggi non sono riproduzioni fedeli di luoghi fisici, ma piuttosto "paesaggi dell'anima", dove la natura, apparentemente tumultuosa, riflette in realtà il tumulto interiore dell'artista.
L'arte di Vittoria Baratta interpreta lo "zeitgeist", lo spirito del nostro tempo, catturando le contraddizioni e le lacerazioni dell'uomo nella società post-industriale e post-tecnologica. In un mondo dove l'individuo è sempre più isolato, l'artista trova nella malinconia non una resa, ma "un modo differente di interpretare la vita e le sue innumerevoli sfaccettature". Attraverso la sua produzione, Baratta testimonia che gioia e dolore, vita e morte, materia e antimateria coesistono nella costruzione dell'Universo, offrendo, nel caos apparente della contemporaneità, forme e colori a sogni e illusioni di cui tutti abbiamo bisogno.
Informazioni Pratiche
- Vernissage: Sabato 14 Giugno 2025, ore 18:00
- Orari di apertura: Lunedì – Domenica | 10:00 – 13:00 / 15:00 – 21:00
- Luogo: Spazio Sfuso, Piazza Gabriele Pepe, 42 - Campobasso
- Ingresso: Libero
- Periodo: La mostra rimarrà aperta fino al 22 giugno 2025.