Soddisfazione della Procura, la difesa annuncia il ricorso in appello

CAMPOBASSO, 29 Aprile 2025 - Una storia di abusi e privazioni protrattasi per oltre vent'anni ha trovato oggi un primo, significativo risvolto giudiziario. Il tribunale di Campobasso ha infatti condannato a 5 anni di reclusione un uomo e sua cognata, ritenuti responsabili di maltrattamenti e sequestro di persona ai danni della sorella di lui. La sentenza, emessa questa mattina dal giudice Federica Adele Dei Santi, ha accolto pienamente la richiesta del procuratore Nicola D’Angelo, facendo luce su un drammatico caso scoperto nel settembre del 2022 in un paese della provincia di Campobasso. A liberare la vittima, oggi settantenne, furono i carabinieri di Bojano, a seguito di un’indagine scaturita dal coraggio della donna di raccontare l'inferno che stava vivendo.
"Oggi si può dire che la donna è veramente libera", ha commentato con evidente soddisfazione il procuratore D’Angelo all'Ansa, subito dopo la lettura del verdetto. Parimenti soddisfatta si è detta la parte civile, rappresentata dall'avvocato Tina De Michele. La vittima era presente in aula al momento della sentenza, così come i due imputati, ora condannati. La pena inflitta è stata definita "pesante" dal difensore dei condannati, l'avvocato Demetrio Rivellino, il quale ha già annunciato il ricorso in Appello, preannunciando una battaglia legale ancora aperta. Il caso aveva scosso profondamente l'opinione pubblica locale, portando alla luce una realtà di isolamento e sofferenza inimmaginabile. La condanna odierna rappresenta un primo passo importante verso la giustizia per la vittima, che dopo anni di prigionia e maltrattamenti potrà finalmente ricostruire la propria vita. Resta ora da attendere l'esito del probabile ricorso in Appello per avere la parola definitiva su questa tragica vicenda.