Il giornalista molisano direttore della rivista di politica "OP" assassinato nel 1979

CAMPOBASSO, 18 Maggio 2025 – "Un collega morto nel 1979 non trova ancora giustizia. Non sappiamo ancora i nomi e i cognomi di coloro che lo hanno ucciso e il reato si sta prescrivendo". Con queste parole accorate, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, è intervenuto oggi all'Università degli Studi del Molise a Campobasso, nel corso di un seminario di formazione dedicato alla legalità e alle stragi di Falcone e Borsellino.
Prima di iniziare il suo intervento, Cimino ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Mino Pecorelli, il giornalista molisano direttore della rivista di politica "OP" assassinato nel 1979, un omicidio ancora oggi avvolto nel mistero.
Successivamente, il presidente dell'OdG Molise ha lanciato un pressante appello affinché la Procura di Roma si attivi con celerità in merito al procedimento giudiziario sull'uccisione del giornalista, sottolineando il rischio imminente della prescrizione del reato.
"Chiedo ancora una volta giustizia per Mino Pecorelli", ha ribadito con forza Cimino, che nei giorni scorsi aveva già sollecitato un impegno in tal senso all'ex magistrato ed ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in occasione della presentazione del suo ultimo libro "Poteri Occulti" ad Agnone (Isernia).
"L'impegno è stato promesso – ha riferito Cimino – anche a seguito del libro inchiesta pubblicato dalla giornalista Raffaella Fanelli che ha ricostruito l'intero caso". L'appello del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Molise si unisce al desiderio di verità e giustizia che da decenni anima la comunità giornalistica e la società civile riguardo a uno dei più oscuri delitti della storia italiana.