Rete Oncologica da Potenziamento

CAMPOBASSO, 27 Maggio 2025 – La prevenzione resta un'arma fondamentale nella lotta contro il cancro, ma in Molise l'adesione ai programmi di screening oncologici della popolazione 'target' continua a essere preoccupantemente bassa. Lo confermano i dati presentati ieri dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) nella sua sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti oncologiche regionali. I numeri parlano chiaro e sottolineano una scarsa partecipazione. Per quanto riguarda gli screening della mammella, i risultati parziali del 2024 indicano che su una popolazione target di 22.505 residenti, sono stati inviati 22.550 inviti, ma solo 9.225 screening di primo livello sono stati effettuati. La situazione non migliora per gli screening del colon-retto: a fronte di 43.324 inviti, i test di primo livello eseguiti sono stati appena 13.324. Anche per gli screening della cervice uterina l'adesione è limitata: su 17.393 inviti, sono stati effettuati solo 4.911 esami. L'indagine di Agenas ha analizzato anche il livello di attuazione delle Reti oncologiche attraverso i dati raccolti nel 2023. Il rapporto evidenzia che "rimangono da supportare nella definizione della rete e nella sua successiva attuazione le Regioni Calabria, Molise, Marche, Basilicata e Sardegna". In queste regioni, prosegue il rapporto, "appaiono evidenti anche dalla mobilità e dalla incompleta risposta al soddisfacimento della domanda interna dei pazienti residenti, i margini di miglioramento dei processi di base della rete e della sua implementazione". Questo suggerisce la necessità di un intervento deciso per potenziare l'organizzazione e l'efficacia della rete oncologica regionale, in modo da incentivare la partecipazione agli screening e garantire un'assistenza più completa ai pazienti.