Alla cerimonia funebre parteciperanno, oltre a familiari e amici, anche una delegazione dell'Università di Cassino

CASSINO, 29 Aprile 2025 - Sarà Carpi, la sua città d'origine, ad accogliere il prossimo 3 maggio l'ultimo saluto a Charles Baffour, il giovane studente universitario di 24 anni tragicamente scomparso la mattina del 5 aprile scorso presso il pronto soccorso dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino. Alla cerimonia funebre parteciperanno, oltre a familiari e amici, anche una delegazione dell'Università di Cassino, comprensiva del rettore e dei compagni di studio del campus che lo ricordano come uno studente brillante e impegnato, già laureato in economia e management e iscritto a un corso triennale.
Mentre la comunità universitaria e la città di Carpi si preparano a stringersi attorno alla famiglia, proseguono senza sosta le indagini sulla morte del giovane. Gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Cassino sono al lavoro per ricostruire con precisione gli eventi che hanno preceduto e seguito l'arrivo di Charles al pronto soccorso, avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 aprile.
Secondo le prime ricostruzioni, Charles era stato trasportato d'urgenza in ospedale dopo una caduta accidentale con il monopattino in viale Bonomi. Ciò che è emerso in seguito ha destato profonda inquietudine: il giovane avrebbe trascorso diverse ore su una barella, in attesa di ricevere le cure adeguate. A rendersi conto della gravità delle sue condizioni sarebbero stati i medici del turno successivo, che avrebbero immediatamente dato l'allarme e disposto il trasferimento in sala operatoria. Purtroppo, ogni tentativo di salvare la vita del giovane si è rivelato vano.
L'esame autoptico ha rivelato la causa del decesso: una rottura della milza e una conseguente grave emorragia interna. La tragica morte di Charles Baffour ha sollevato un'ondata di indignazione a Cassino e in tutto il territorio, da tempo alle prese con le criticità del sistema sanitario locale, in particolare per quanto concerne l'efficienza del servizio di pronto soccorso. Attualmente, risultano indagate sette persone tra medici, infermieri e chirurghi, nel tentativo di accertare eventuali responsabilità nella gestione del caso. La comunità attende risposte chiare e giustizia per la prematura scomparsa di un giovane pieno di vita e di promesse.