Critiche al sistema di raccolta differenziata e la cura del verde

CAMPOBASSO, 17 Maggio 2025 – Un vero e proprio terremoto politico si è abbattuto questa mattina sul Comune di Campobasso. Gli assessori e i consiglieri del movimento Cantiere Civico hanno rassegnato in blocco le proprie dimissioni da membri dell’esecutivo, da presidenti di commissione e da ogni altro incarico politico ricoperto all’interno della maggioranza che sostiene la sindaca Marialuisa Forte.
La decisione, si legge in una nota diffusa dal Cantiere Civico, è stata presa "prendendo atto dell’impossibilità di proseguire il mandato di governo a causa del mancato rispetto da parte della sindaca Marialuisa Forte degli accordi, anche scritti, formalmente assunti nei confronti degli elettori e del Cantiere Civico in sede di ballottaggio e di accordo di maggioranza".
Le critiche del movimento civico si concentrano in particolare sulla "catastrofica situazione in cui versa il sistema di raccolta differenziata e la cura del verde", ma non mancano rilievi sull’"assoluta inopportunità di talune recenti nomine della governance della SEA".
La nota è firmata da figure di spicco del Cantiere Civico che ricoprivano ruoli chiave nell'amministrazione comunale: Pietro Colucci (vicesindaco), Angelo Marcheggiani (assessore), Adele Fraracci (assessore), Stefano Lombardi (capogruppo Confederazione Civica, Presidente Commissione Urbanistica e Commissione Centro Storico), Vincenzo De Iasio (presidente Commissione Diversabilità), Antonella Trivisonno (presidente Commissione Bilancio), Pino Ruta (capogruppo Unica Terra) e Sabino Iafigliola (capogruppo Costruire Democrazia).
"Confermando, in coerenza con il proprio impegno civico, il più assoluto disinteresse per scelte spartitorie e per l’accaparramento di poltrone ed incarichi – si precisa ancora nella nota – si comunica che lunedì, alle 17 presso la sede del Cantiere civico a Campobasso in piazza Prefettura si svolgerà una conferenza stampa" per illustrare nel dettaglio le ragioni della rottura e le prossime mosse del movimento. La decisione del Cantiere Civico apre una profonda crisi politica all'interno del Comune di Campobasso, mettendo seriamente a rischio la tenuta della maggioranza.