La procedura innovativa ha visto l'utilizzo di mesh in polipropilene titanizzato di ultima generazione

TERMOLI (CB), 19 Maggio 2025 – Un importante traguardo per la chirurgia ginecologica mini-invasiva è stato raggiunto all'ospedale San Timoteo di Termoli, dove è stato eseguito con successo il primo intervento chirurgico con tecnica Pelvic Organs Prolapse Suspension (POPS). La procedura innovativa ha visto l'utilizzo di mesh in polipropilene titanizzato di ultima generazione.
La tecnica POPS rappresenta un significativo passo avanti nel trattamento del prolasso degli organi pelvici, in quanto permette di risolvere contemporaneamente il prolasso di vescica, utero e retto attraverso un approccio laparoscopico o robotico. L'intervento consiste nel posizionamento di una rete biocompatibile che corregge il prolasso mantenendo, nella maggior parte dei casi, l'utero della paziente, a differenza delle tecniche tradizionali che generalmente ne prevedono l'asportazione. La durata media della procedura è di circa 120 minuti e la degenza post-operatoria si attesta generalmente sui 2-3 giorni, consentendo una rapida ripresa funzionale e un precoce ritorno alle attività quotidiane.
L'Asrem, in una nota, ha sottolineato il grande vantaggio della tecnica POPS: "La conservazione dell’utero, organo che, anche se prolassato, è quasi sempre sano; con tale metodica non viene asportato, ma riportato nella giusta posizione, continuando così a svolgere importanti funzioni fisiologiche anche nelle donne in menopausa. Con la tecnica POPS l’asportazione dell’utero non è più una condizione necessaria in molti casi".
L'intervento è stato eseguito in laparoscopia, praticando tre piccole incisioni di circa 1 cm attraverso le quali è stata inserita nell'addome della paziente una nuova rete in polipropilene titanizzato a forma di V. Questa mesh, ancorata a utero, vagina e agli organi pelvici interessati, ha permesso di correggere in un unico intervento il prolasso di vescica e utero, ripristinando l'anatomia e la funzionalità degli organi pelvici.
Le nuove mesh titanizzate utilizzate, prontamente messe a disposizione dalla Direzione Aziendale, si distinguono per l'impiego di un materiale composito ad alte prestazioni che combina i benefici del polipropilene e del titanio, garantendo resistenza, elasticità, maneggevolezza, leggerezza ed eccellente biocompatibilità. Questo si traduce in una procedura più sicura, efficace e meno invasiva, con un minor rischio di retrazione del materiale, una rapida integrazione tissutale, una ridotta percezione di corpo estraneo, tempi chirurgici ottimizzati e costi potenzialmente inferiori grazie alla minore quantità di materiale impiantato.
L'intervento è stato portato a termine con successo dall'equipe chirurgica composta da Vincenzo Biondelli e Saverio Flocco, in stretta collaborazione con l'equipe medica dell'UOC di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo, che include Maria Grazia Conte, Anna Di Siena, Elvira Fiadino, Giorgio Minardo, Muneer Tannous, Paola Sabusco, e con il fondamentale supporto di tutto il blocco operatorio del San Timoteo.
"Con l’introduzione della tecnica POPS – evidenzia infine l’Asrem – l’Ospedale di Termoli si conferma al passo con l’innovazione tecnologica e l’evoluzione della chirurgia pelvica funzionale, offrendo alle pazienti soluzioni moderne, sicure e rispettose della fisiologia femminile".