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Maxi blitz contro la mafia nigeriana: 30 arresti, coinvolta anche Isernia

2025-05-20 11:48

Redazione

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Maxi blitz contro la mafia nigeriana: 30 arresti, coinvolta anche Isernia

Un'organizzazione capillare smantellata

Un'organizzazione capillare smantellata

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ISERNIA, 20 maggio 2025 – Un'imponente operazione condotta dalla Polizia di Stato ha inferto un duro colpo alla mafia nigeriana in Italia, portando all'esecuzione di 30 provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Cagliari. L'inchiesta, che ha smantellato un'organizzazione criminale con ramificazioni internazionali, ha toccato anche la provincia di Isernia, dove è stato eseguito uno degli arresti. L'indagine ha rivelato una struttura criminale verticistica e profondamente infiltrata nel tessuto sociale, operante principalmente a Sassari ma con diramazioni in diverse città italiane come Cagliari, Genova, Isernia, Caserta, Verona, Siena e Terni. Le connessioni dell'organizzazione si estendevano ben oltre i confini nazionali, con legami in Mauritania, Francia, Olanda e Germania, e stretti contatti con la Nigeria. Il gruppo, oltre a gestire un vasto traffico di droga dall'estero e controllare le piazze di spaccio cittadine, era implicato nel riciclaggio di ingenti quantità di denaro, nella tratta di esseri umani e nello sfruttamento della prostituzione.

Riti di affiliazione e intimidazioni. 

Le indagini, condotte attraverso complesse intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e videoriprese, hanno permesso di documentare l'esistenza di un sodalizio criminale i cui membri sarebbero stati sottoposti a precisi riti di affiliazione, del tutto simili a quelli delle mafie italiane.

L'organizzazione aveva di fatto occupato il centro storico di Sassari, creando numerose piazze di spaccio e accumulando capitali enormi. Parte di questi profitti veniva trasferita in Nigeria per l'acquisto di immobili di lusso. Il gruppo era riuscito persino ad acquisire diverse attività commerciali nella zona centrale di Sassari, allontanando gli storici residenti locali che, se tentavano di opporsi, venivano fatti oggetto di pesanti intimidazioni e attentati. Nel corso delle attività investigative, che hanno visto l'impiego di personale specializzato nel contrasto al traffico di stupefacenti, sono stati sequestrati oltre cinquanta chilogrammi di eroina e cocaina. Una parte significativa di queste sostanze stupefacenti veniva trasportata in Sardegna attraverso il sistema degli "ovulatori", un metodo che evidenzia la pericolosità e la spregiudicatezza dell'organizzazione.

L'arresto avvenuto nell'Isernino conferma la pervasività di queste reti criminali, sottolineando come la lotta alla mafia nigeriana richieda un'azione coordinata e su larga scala.

L'arresto avvenuto nell'Isernino conferma la pervasività di queste reti criminali, sottolineando come la lotta alla mafia nigeriana richieda un'azione coordinata e su larga scala.