La proposta pugliese e le condizioni del Molise. Priorità al Molise e sinergie per il futuro per evitare strumentalizzazioni

CAMPOBASSO, 21 maggio 2025 – La Regione Molise si dice aperta alla collaborazione con la Puglia per la questione del surplus idrico proveniente dalla Diga del Liscione, ma pone condizioni chiare: servono dati tecnici precisi e la realizzazione di infrastrutture che garantiscano prioritariamente le esigenze del Molise. È quanto ha ribadito il consigliere regionale delegato per il servizio idrico, Massimo Sabusco, in merito alla riunione tenutasi lunedì scorso a Bari. "È quanto mai opportuno fare un po' di chiarezza per evitare ogni forma di strumentalizzazione su un tema, quello delle risorse idriche, che deve essere affrontato senza posizioni preconcette o di parte," ha affermato Sabusco, criticando alcune dichiarazioni che, a suo dire, “contribuiscono a confondere i termini della questione.” La riunione di Bari si inserisce nel contesto dei trasferimenti interregionali di risorsa idrica, convocata a causa della grave crisi idrica che sta colpendo la Puglia, in particolare la provincia di Foggia. Per il 2025, si stimano perdite economiche di circa 1,4 miliardi di euro per la Capitanata a causa della carenza d'acqua. La V Commissione consiliare della Regione Puglia ha quindi cercato soluzioni, coinvolgendo anche la Regione Molise. La proposta avanzata dai consiglieri pugliesi, in linea con quella del Governatore Emiliano, è stata quella di richiedere al Governo nazionale un finanziamento per realizzare le infrastrutture necessarie a utilizzare la parte di risorsa idrica della Diga del Liscione che, in alcuni periodi dell'anno, viene fatta defluire verso il mare a causa del raggiungimento della massima capacità dell'invaso. "La Regione Molise certo non può opporsi aprioristicamente rispetto alla proposta di utilizzo di un surplus di risorsa, che contrariamente andrebbe persa nel mare," ha chiarito Sabusco. Tuttavia, la posizione del Molise è ferma su due punti essenziali: “Tale eventualità non può prescindere, da un lato, dall’acquisizione di dati tecnici utili alla comprensione della reale possibilità di utilizzo di un surplus di risorsa e, dall’altro, dalla necessità di realizzare una infrastruttura che prima di arrivare in territorio pugliese permetta in via prioritaria di utilizzare tale surplus per i territori molisani a vocazione agricola.” Si stima che una tale infrastruttura possa consentire un incremento della superficie irrigata molisana di circa 6.000 ettari. Per il Molise, quindi, è fondamentale che ogni eventuale intervento di trasferimento idrico sia preceduto da approfondimenti sulle disponibilità effettive, sulla qualità delle risorse e sulle soluzioni progettuali da adottare.
Sabusco ha evidenziato che le analisi sono già in corso, affidate all'Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale. "Solo con dati certi ed attendibili sarà possibile effettuare la migliore scelta per dotare prioritariamente il territorio molisano di quelle infrastrutture necessarie ad uno sviluppo concreto del comparto agricolo e, a valle, di offrire ai territori confinanti pugliesi la resilienza necessaria ad affrontare periodi di crisi sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in corso."
La Regione Molise, pur consapevole dell'importanza di una risorsa essenziale per lo sviluppo del territorio, si dice determinata a creare sinergie e forme solidaristiche con i territori confinanti, ma sempre a beneficio primario della propria collettività.