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Don Ciotti incontra il Molise: il suo accorato appello, prima agli studenti di Isernia e poi alla cittadinanza

2025-05-28 00:38

Redazione

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Don Ciotti incontra il Molise: il suo accorato appello, prima agli studenti di Isernia e poi alla cittadinanza di Venafro

A Venafro un Evento di Alto Profilo al Castello Pandone

A Venafro un Evento di Alto Profilo al Castello Pandone

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ISERNIA / VENAFRO, 27 Maggio 2025 – "Di fronte alle tragedie non bisogna solo commuoversi, bisogna muoversi." Con queste parole, cariche di un profondo significato, Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha rivolto il suo accorato appello al Molise, incontrando gli studenti a Isernia e la cittadinanza a Venafro.

In mattinata, a Isernia, gli studenti del Liceo 'Cuoco-Manuppella' hanno ascoltato l'analisi puntuale di Don Ciotti sui mali della società contemporanea. Tra questi, ha evidenziato con preoccupazione "la normalizzazione del problema mafia, gli intrecci mafia-politica, l'abitudine a delegare e una società che si preoccupa e non si occupa dei giovani". A margine dell'incontro, il fondatore di Libera ha sottolineato che, sebbene molto sia stato fatto contro la mafia dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio, “in questo momento dobbiamo prendere coscienza che c'è una normalizzazione del problema nel nostro paese. Si è passati dal crimine organizzato mafioso al crimine normalizzato. Questa normalizzazione è inquietante e pone a tutti noi una grande riflessione.” Don Ciotti ha poi descritto la trasformazione delle mafie, che oggi sono diventate "transnazionali, tecnologiche e, soprattutto, i grandi capi sono diventati manager e imprenditori. Le mafie sono più forti al nord, ma non c'è regione d'Italia che può considerarsi esente."

L'appello di Don Ciotti è rivolto all'impegno di tutti. "La mala erba non basta tagliarla in superficie, bisogna estirpare il male alla radice e per farlo non è sufficiente solo il lavoro dei magistrati, delle forze di polizia delle prefetture," ha detto. “C'è bisogno di un grande impegno culturale, educativo e di politiche sociali, cominciando dalla casa, dal lavoro, da una sanità accessibile a tutti e, soprattutto, un grande investimento sui nostri giovani.” Il fondatore di Libera ha criticato una società che "si preoccupa dei giovani, ma non se ne occupa come dovrebbe," ribadendo che "investire sui nostri ragazzi è fondamentale, altrimenti quei vuoti li vanno a riempire le organizzazioni criminali." Infine, un monito contro l'indifferenza e la delega: “Una delle malattie più terribili è la delega, dobbiamo rendere consapevoli i ragazzi che i cambiamenti che noi desideriamo hanno bisogno del contributo di ciascuno di noi.” 

Nel pomeriggio, alle ore 17:00, la suggestiva cornice della "Sala delle Feste" del Castello Pandone di Venafro ha ospitato l'incontro con Don Luigi Ciotti. L'iniziativa, dal titolo eloquente "Contro tutte le mafie", è nata dall'impegno congiunto di Libera Molise, dell’associazione culturale NoiCiSiamo, della Caritas di Trivento con il supporto della Direzione Regionale Musei Molise e del Parco Archeologico di Sepino.

Un'occasione preziosa per riflettere sul valore della legalità, della memoria e della giustizia sociale. L'Avv. Iulia Iemma ha moderato l'incontro, guidando il dialogo con Don Ciotti, la cui opera ha lasciato un segno profondo nel Paese attraverso testimonianze, impegno attivo e supporto alle vittime della criminalità organizzata. L'ingresso all'evento è stato libero e gratuito, fino a esaurimento posti, e ha rappresentato un momento di intensa partecipazione e consapevolezza, rivolto a cittadini, studenti, istituzioni e a tutti coloro che credono nella cultura della legalità e del bene comune.