Il provvedimento commissariale sancisce l'attivazione, in via sperimentale, di tre Case di Comunità

Campobasso, 5 Maggio 2025 - La sanità del Molise si appresta a intraprendere un percorso di rinnovamento con l'avvio della sperimentazione di nuovi modelli organizzativi all'interno delle Case di Comunità. L'iniziativa, formalmente autorizzata da un decreto del Commissario ad Acta per la sanità molisana, Marco Bonamico, in accordo con il Sub Commissario Ulisse Di Giacomo, mira a potenziare l'assistenza sanitaria territoriale e a rendere più agevole l'accesso alle cure primarie per i cittadini molisani.
Il provvedimento commissariale sancisce l'attivazione, in via sperimentale, di tre Case di Comunità, una per ciascuno dei Distretti sanitari gestiti dall'Azienda Sanitaria Regionale del Molise (Asrem). Un elemento cardine di questa nuova impostazione è il coinvolgimento attivo dei Medici di Medicina Generale (MMG).
La sperimentazione prevede infatti la partecipazione diretta dei medici di base attraverso la gestione di attività con un monte ore dedicato all'interno delle Case di Comunità. Questo si tradurrà nell'apertura di ambulatori diurni specificamente dedicati alla Medicina Generale all'interno delle nuove strutture territoriali.
Secondo quanto stabilito dal decreto, questi ambulatori saranno operativi durante i giorni feriali e garantiranno fino a 10 ore di apertura giornaliera. In ogni ambulatorio sarà assicurata la presenza congiunta di un Medico di Medicina Generale e di un infermiere del distretto di riferimento. L'organizzazione oraria privilegerà una copertura sia nella fascia mattutina che in quella pomeridiana. La definizione precisa degli orari sarà demandata alle singole determinazioni dei distretti sanitari, al fine di adattarsi al meglio alle specifiche esigenze e peculiarità del territorio.
L'avvio di questa sperimentazione rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento dell'assistenza territoriale in Molise, con l'obiettivo di fornire risposte più efficaci e tempestive ai bisogni di salute dei cittadini, sfruttando la capillare presenza e la centralità del ruolo dei Medici di Medicina Generale. Si attendono ora i primi riscontri da questa fase sperimentale per valutare l'efficacia del nuovo modello organizzativo e la sua potenziale estensione a tutto il territorio regionale.