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Ururi in lutto: addio a Vincenzo "Cep", cavaliere stroncato da infarto durante la Carrese

2025-05-06 14:27

Redazione

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Ururi in lutto: addio a Vincenzo "Cep", cavaliere stroncato da infarto durante la Carrese

Dopo essere stato dichiarato cerebralmente morto e mantenuto in osservazione, il suo cuore ha cessato di battere

Dopo essere stato dichiarato cerebralmente morto e mantenuto in osservazione, il suo cuore ha cessato di battere

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Ururi (CB), 6 Maggio 2025 - Una tragica notizia ha scosso profondamente la comunità di Ururi e il mondo delle Carresi. Vincenzo Campofredano, affettuosamente conosciuto da tutti come "Cep", il valoroso cavaliere del carro dei Giovani, non ce l'ha fatta. L'uomo, 65 anni, era stato colpito da un infarto lo scorso 3 maggio mentre partecipava alla tradizionale e sentita Corsa dei Carri. Dopo essere stato dichiarato cerebralmente morto e mantenuto in osservazione, il suo cuore ha cessato di battere, gettando nello sconforto un'intera comunità che aveva sperato fino all'ultimo in un miracolo.

Il malore aveva colto Vincenzo poco dopo la partenza della Carrese. Era in sella al suo amato cavallo quando, improvvisamente, si era accasciato al suolo. I soccorsi, immediati grazie all'intervento del personale sanitario presente, erano riusciti a stabilizzarlo dopo due crisi cardiache. Trasportato d'urgenza all'ospedale San Timoteo di Termoli, era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, dove ha combattuto con tutte le sue forze. Purtroppo, la sua battaglia si è conclusa.

La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile. Ururi si era stretta in una commovente preghiera collettiva in questi giorni, nella speranza di un esito positivo. Il profondo legame di Vincenzo con la Carrese, la sua passione per i cavalli e il suo spirito lo rendevano un volto familiare e amatissimo da tutti. "In sella fino alla fine, resterai per sempre nei nostri cuori", è solo uno dei tanti messaggi che in queste ore stanno inondando i social media, testimonianza dell'affetto immenso che Ururi nutriva per lui. Il suo sorriso, la sua energia contagiosa e il suo amore viscerale per le tradizioni locali rimarranno un ricordo indelebile per tutti.

La sindaca di Ururi, Laura Greco, ha espresso il dolore della comunità con parole toccanti: «"Te ne sei andato nel giorno che tanto hai amato, sul tuo cavallo, indossando i tuoi colori, onorando il Santissimo Legno della Croce che ti eri fatto tatuare sul cuore. Proprio così, sul cuore. Ciao capitano, ciao Cep, ciao Vince'".»

Un altro messaggio commosso è giunto da Vittorino Facciolla: «"Quando muore un eroe si ferma il mondo. Ed è vero! E tu sei stato il più luminoso degli eroi. È stato un onore essere tuo amico. Un onore ricevere e darti centinaia di abbracci. Perché nel tuo essere speciale, nel tuo manifestare il piacere della vita, c'era l'esigenza di donare la tua fisicità, la tua forza, il tuo amore. Non ho mai pianto come lo sto facendo per te, o forse lo feci quando morì un altro Vincenzo, un altro mito in vita. Non ho pianto cosi neppure per la morte di mio padre. Lui si che era a fine corsa, ma tu non lo eri affatto. Tu eri nella parte più bella della vita, in quella nella quale avresti dovuto incassare la gioia dei ricordi, l'affetto dei tuoi piccoli discendenti, l'onore della tua storia. Maggio era il mese nel quale inauguravano il caffè freddo di mamma, negli ultimi anni anche con Teo, Giuseppe e tuo fratello Vittorio. Ora non so se lo faremo senza di te, ma sono invece certo che solo la morte mi separerà dal tuo ricordo. Ti amo Cep, di un amore sconfinato".»

Anche il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, ha voluto esprimere il suo cordoglio: «"Profonda tristezza per la scomparsa di Vincenzo Campofredano, un dolore che oggi colpisce tutta la comunità di Ururi e tutti coloro che sono legati alla tradizione delle Carresi. La notizia della sua scomparsa ha spezzato il cuore di chi in questi giorni aveva sperato in un suo pronto recupero. Vincenzo se n’è andato nel luogo e nel contesto che più amava: la Carrese, simbolo identitario di Ururi, a cui ha sempre preso parte con passione e orgoglio, in sella tra i Giovani, il suo gruppo, la sua gente, con un attaccamento alle tradizione della terra natìa, caratteristica tipica delle nostre comunità. La Regione Molise si stringe attorno alla sua famiglia, agli amici, ai compagni di corsa e all’intera comunità di Ururi".»

La comunità di Ururi si stringe ora nel dolore per la perdita di un uomo che ha incarnato la passione e l'amore per le proprie tradizioni, un cavaliere che ha vissuto la sua passione fino all'ultimo istante.